ITA 003 // Porti Magici – Luce con un pizzico di sale

Terzo approdo magico, terzo confine da attraversare in pieno centro cittadini. Un invito a intervenire ad un racconto collettivo, disegnato e partecipato.

Da terra uno sguardo verso l’orizzonte dal mare un richiamo a voltarsi verso il passato.

Una passeggiata sotto la luce della Lanterna scarica qui il programma dell’evento.

14.00-16.30
Onde salate – arte pubblica in collaborazione con FuoriRegata e STSM (Società Triestina Sport del Mare) a cura di   Mila Lazić  e Romana Kačič.

17.00-17.30
Terra del mare – mostra: “Riflessi di sale” di Anja Čop e “Fari neri” di Nicolò Mazzuia a cura di Massimo Premuda-Casa dell’arte.

17.30-18.30
Saline dell’adriatico  conferenza con Flavio Bonin a cura di Romana Kačič.

18.30-19.00
Paesaggi sonori – Suoni dalle saline.
Fior di sale – degustazione.
a cura di Romana Kačič e Mattias Lidén.

19.00-19.15
Buon vento – Saluto (d)alla Costa, visual design sulla Lanterna a cura di Cecilia Donaggio.

19.30-20.15
Il Faro più bello – conversazione con Ennio Abbate, Pierpaolo Scabini (Lega Navale), Dario Tedeschi (Ass. Aldebaran), Guido Botteri. Modera Mila Lazić.

20.00-20.45
SAL – performance site-specific a cura di Betta Porro (performer), Max Jurcev e Henry Marić (sound), Cecilia      Donaggio (visual).

 

 

 

Porti Magici, approdi d’arte, cultura e scienza.

Ieri presso la Provincia di Trieste è stato presentato il progetto Porti Magici – tre approdi, tre eventi, tre racconti – FuoriRegata sarà media partner dell’intero progetto.

L’obiettivo dei tre appuntamenti è la rivitalizzazione e rivalutazione della fascia costiera che collega e divide il mare e il Carso, ricca di storia e cultura, poco conosciuta e insufficientemente valorizzata. Sebbene storicamente molti dei paesi posti sull’altipiano in passato avessero una stretta relazione con i relativi approdi a mare, oggi questo scambio, anche nella memoria collettiva, tende a sbiadirsi. Per contro i nuovi insediamenti turistici stentano a trovare una propria identità e rapporto con il territorio circostante, altri, nati per un preciso scopo commerciale ed industriale, perdendo la propria funzione originale, sono al limite dell’abbandono, creando, di fatto, un vero confine tra mare e terra, un limbo spesso inaccessibile.

Ed è proprio lungo questa linea sottile, il luogo dove s’intende proporre degli itinerari ed eventi interdisciplinari. Ogni luogo ospiterà un evento, spaziando dall’arte visiva alla scienza e alla musica e le performing arts in genere.

Approdo 1 | Portopiccolo (Sistiana) il 3 luglio 2015

Accanto alle Falesie di Duino, l’antica cava, oggi Portopiccolo, si trasforma ancora, diventando palcoscenico di musica e di proiezioni site-specific. Spazio e tempo si fondono nel suono dei flauti barocchi e nelle immagini della memoria proiettate sulla pietra viva creando una sint(f)onia del luogo. Le immagini e i filmati storici, le testimonianze delle persone che hanno vissuto accanto alla cava, “impresse” sulle pareti ruvide, offrono la possibilità di ritrovare le emozioni nel confronto tra passato e futuro. Le due architetture delle epoche così diverse, avvolte nella cornice musicale trasformano l’atmosfera in un momento magico e stimolante.

Approdo 2 | Contovello – Cedas il 16 e 17 luglio 2015

L’evento è intitolato Pescatori del Carso, quando le frittole avevano l’anima. Un approdo da terra, sulle tracce dei pescatori di Contovello/Kontovel, un sentiero intricato che si snoda tra vigneti e pastini, con le veci della memoria di usanze e costumi del passato, fino al mare e il porticciolo di Cedas. Al tramonto, il tintinnio dei pesciolini appesi intorno al terrazzo sul mare, creati dai più piccoli, viene accompagnato dall’improvvisazione di una tromba che evoca l’uscita delle barche dei pescatori, ma si naviga sott’acqua, alla scoperta del mondo della “prateria” sommersa, osservando nella notte senza luna il gioco di luci, delle immagini storiche e grafiche. All’alba, il suono d’arpa celebrerà la raccolta delle reti colme del pescato e la gioia dei pescatori del Carso.

Approdo 3 | Lanterna (Sacchetta) il 3 ottobre 2015

Il terzo approdo magico è il terzo confine ad attraversare in pieno il centro cittadino – uno sguardo verso l’orizzonte, dal mare, un richiamo a voltarsi verso il passato. Un invito a (ri)disegnare le saline di Trieste, a far parte di un racconto collettivo e a godersi la passeggiata illuminati dalla luce della Lanterna. Le mostre, la conferenza multimediale e le proiezioni del materiale d’archivio, sostengono l’evento già pieno di magia.

Porti Magici si rivolge a tutte le fasce d’età e offre ai fruitori la possibilità d’interpretare, esprimersi ed interagire in maniera creativa e innovativa, contribuendo così alla salvaguardia e alla trasmissione delle conoscenze della cultura del territorio.